“Testa fredda e cuore caldo”. La carica di Alvaro Di Lorenzo
“Ci sono tante differenze tra il calcio argentino e quello italiano, specie quello dilettantistico. In Italia si predilige di più l'aspetto tattico, e questo è uno dei motivi che lo rende bellissimo e affascinante”. E' soddisfatto della sua esperienza finora maturata in maglia rossoblù, Alvaro Di Lorenzo, attaccante argentino in forza al Novoli di mister Schipa. Giunto a febbraio insieme all'altro puntero sudamericano, Franco Fiscella, è riuscito ad integrarsi perfettamente nel gruppo e nello spogliatoio, ritagliandosi anche diversi scorci di gare importanti, come a Galatina e in casa contro l'Unione Calcio Bisceglie. Fino alla gara spareggio di Molfetta, quella più attesa, la più importante. “Ormai - confida l'esterno trentenne - poco contano i minuti, i numeri e le statistiche. Conta essere utili al gruppo, mettersi al servizio della squadra, lavorare con la testa bassa e mantenere il giusto equilibrio mentale e fisico per questo finale di campionato delicatissimo. Per noi la cosa fondamentale è stata quella di trovarci bene fin dal primo giorno: tanti compagni così come tanti tifosi sono stati gentilissimi con noi, l'accoglienza è stata delle migliori e questo ci ha favorito. Siamo grati a tutto l'ambiente novolese, anche e soprattutto allo staff societario, composto da persone serie e affidabili”.
Lapidario e appassionato l'invito che rivolge ai suoi compagni in vista dei novanta minuti di Molfetta, quelli che valgono un'intera stagione, che decideranno la permanenza nel massimo campionato dilettantistico regionale. “In queste settimane, grazie alla sosta, abbiamo potuto preparare al meglio questa gara. E' brutto giocarsi tutto in un'unica partita ma questo può servire a mantenere sempre alta la concentrazione. Preferisco il lavoro sul campo alle parole: a Molfetta serve la testa fredda e il cuore caldo, per scendere in campo e conquistare questo obiettivo che meritiamo noi e la nostra gente”.
Novoli, 21 aprile 2017 - Foto Gabriele Vitale