Mister Cimarelli fa quadrato: "La sfida è tosta ma tutti insieme dobbiamo provarci"
La carriera da calciatore non ha bisogno di presentazioni. C'è chi lo ricorda nella Viola di Rui Costa e Batistuta, chi con la maglia arancio della Pistoiese, chi con quelle giallorosse del Lecce con Sesa e Lucarelli o del Gallipoli, che grazie alla sua esperienza conquistò il campionato di Lega Pro e la Supercoppa di Prima Divisione. Cristian Cimarelli, che nel Salento ha avuto anche un passato da trainer sulle panchine di Galatone (Promozione) e Gallipoli Football (Eccellenza), è il nuovo allenatore del Novoli Calcio, subentrando ad Andrea Manco a sei gare dal termine della regular season del Girone B.
Benvenuto, mister! Ritorna su una panchina nel maggiore torneo dilettantistico regionale, in un periodo critico della stagione e non proprio positivo per il Novoli. Per un uomo di calcio, che nella sua carriera ha vissuto grandi palcoscenici e sfide importanti, quali sensazioni e quali stimoli prova?
A prescindere dalla categoria, il ritorno sul campo è sempre e comunque stimolante. Io ho sempre vissuto di calcio, di campo, di emozioni che si respirano e si vivono sul rettangolo verde, quindi è quello che volevo. Poi, come fosse una ciliegina sulla torta, arrivo a Novoli che comunque è una piazza importante, dove c'è tanta fame di calcio, tanta passione. Lo ho avvertito subito, fin dal primo apporccio con persone per bene che mi hanno accolto a braccia aperte. Ho grandi stimoli, perchè questo è un valore aggiunto che mi ha convinto ad accettare questa avventura, anche se di due mesi ma sicuramente importante e intrigante.
Ha avuto modo di conoscere il gruppo, dirigere la prima sessione di allenamento. Come stanno i ragazzi, quale approccio e quali stimoli vuole trasferire in questa fase cruciale di una stagione lunga, difficile e che ora si appresta a vivere il rush finale in cui bisogna essere pronti a lottare?
Ho trovato un gruppo sicuramente giù di morale e abbattuto. A parte la sconfitta pesante, ultima delle difficoltà da digereire in ordine di tempo, i ragazzi vorrebbero dimostrare altre valori. Le motivazioni che voglio trasmettere loro sono semplici: pensare sempre da squadra, aiutare il compagno, fare sempre una cosa in più di, essere sempre propositivi. Nei periodi complicati la ricetta è il gruppo, pensare e agire da squadra: abituarsi all'idea che l'individualismo non basta ma tutti insieme si può raggiungere qualsiasi obiettivo. Anche perché le qualità ci sono, sia umane sia atletiche, per cui bisogna lavorare sodo, con la testa e partita dopo partita..
Novoli è una famiglia allargata: calciatori e staff, società e tifosi vogliono lottare per raggiungere questo traguardo, che sarebbe l'ennesimo in una storia che dura da oltre 80 anni. Cosa vuoile chiedere all'ambiente rossoblù?
Mi sento di dire un concetto semplice: bisogna fare quadrato e andare tutti nella stessa direzione. Oggi ho detto ai ragazzi stesso discorso: ragionare da squadra, con la forza del gruppo. Credo che lo stesso deve fare tutto l'ambiente: se vogliamo raggiungere un obiettivo bisogna stare tutti insieme uniti, perchè il patrimonio di questa società va oltre il risultato. Ognuno per il suo, ma tutti insieme.
Novoli, 21 febbraio 2024