Da Polignano a Tricase, passando per Ginosa. Il nuovo (pazzo) Girone B della Promozione
Polimnia, Arboris Belli, Fiamma Jonica Gallipoli Calcio, Tricase, Avetrana, Brilla Campi, Spartan Boys Ginosa, Melendugno, Leverano, Novoli, Talsano, Taurisano, Veglie e Virtus Locorotondo. Ecco le 14 squadre che faranno parte del Girone B della Promozione Pugliese, stagione 2020/2021, quella del post Covid19. Ormai era nell'aria da qualche giorno ma la composizione ufficiale del girone è stato ufficializzata dal Comitato Regionale con il Comunicato n°24, nel pomeriggio del 4 settembre. A guardarlo bene, chi si aspetta il ritorno alla normalità dopo l'emergenza sanitaria che ha bloccato i tornei dilettantistici da marzo in poi, se non deluso è rimasto certamente stupito.
Perchè, è inutile nasconderlo, di normale c'è poco. L'intervento del Comitato Regionale che ha stravolto i tornei dilettantistici regionali non ha risparmiato la Promozione, orfana di organici come Toma Maglie, Manduria, Sava, Matino, tutte ripescate nella "nuova" Eccellenza, non più a girone unico. Il risultato, inevitabile, è stata una reazione a catena senza precedenti che ha portato nel torneo che vedrà impegnati gli uomini di mister Cornacchia, vecchie conoscenza come il Locorotondo e il Leverano, tornato sulla piazza con un'unica compagine, il Tricase e il Taurisano, salvato in extremis da problemi societari, le baresi Polimnia e Alberobello e le novità Melendugno, Fiamma Jonica Gallipoli e Spartan Boys Ginosa, quest'ultime "ereditiere" rispettivamente dei titoli di Aradeo e Massafra.
Che la voglia di giocare e tornare a correre dietro la palla sia tanta, non v'è dubbio. Che se ne parli oggi e che quando il gioco parte (se parte, visto che bisognerà studiare e applicare protocolli e disposizioni a carico delle società) non se ne parla più, anche. Proprio quella voglia di calcio sarà più forte anche della curiosità di fare i conti dei chilometri totali esistenti tra i vari giorni, con le relative differenze, o di conoscere i criteri che hanno portato gli organi federali a fare scelte così coraggiose da diventare epocali? Oppure, ancora, se queste ultime tengano conto delle difficoltà relai delle piccole società nell'assicurare un calcio dilettantistico serio, nonostante sia considerato sempre minore, dopo la devastante emergenza sanitaria che ha bloccato anche i sogni che ci credeva nella programmazione?. Misteri che, chi è abituato a vincere e perdere sul campo ed accettare i verdetti, non digerisce bene. Così è, se vi pare.
Novoli, 05 settembre 2020