DICIAMO DI NOI/4 - Intervista a Roberto Fiordalisi, responsabile Esordienti
Quarta tappa del nostro tour nella Scuola Calcio. Oggi tocca a mister Roberto Fiodalisi, uno dei tecnici più longevi accanto alla società rossoblù e tra i più profilici come risultati di prestigio ottenuti. Cinquantadue anni, squinzanese, tecnico Uefa B, da quasi vent’anni nel calcio giovanile...
Mister, abbiamo dimenticato qualcosa?
Che mi accingo ad iniziare la mia settima stagione consecutiva da tecnico del settore giovanile e della scuola calcio del Novoli, non mi sembra una cosa di poco conto.
Infatti non lo è! Parlaci della tua carriera: come hai cominciato?
Ho iniziato a Viterbo dove risiedevo per lavoro. Ho allenato prima la juniores Elite del “Barco Murialdina” per poi passare al “Pilastro” dove sono stato il responsabile di giovanissimi ed esordienti fino alla stagione 2007-2008.
E poi?
Sono tornato a Squinzano nel 2008 e dopo pochi mesi, un pomeriggio qualunque, al Toto Cezzi ho conosciuto Francesco De Pascalis e Mimino De Tommasi il quale, dopo un breve ma intenso colloquio, mi strinse la mano e mi affido la conduzione degli allievi provinciali del Novoli per la stagione successiva.
Parliamo della stagione 2009/10, giusto?
Si. Fu un'annata stupenda che si concluse con il successo del campionato provinciale allievi grazie alla vittoria in finale sul fortissimo e favorito Nardò. L'anno successivo passai alla juniores, ma negli equilibri societari cambiò qualcosa e così la mia esperienza a Novoli si interruppe e per tre stagioni mi allontanai dal Toto Cezzi.
Per andare dove?
Prima a San Pietro Vernotico alla guida dei giovanissimi che conquistarono il titolo provinciale e l’accesso al torneo regionale, poi mi spostai a Campi alla Memory dove per due anni sono stato il responsabile della scuola calcio, due anni ricchi di soddisfazioni.
Ma i grandi amori “fanno dei giri immensi e poi ritornano...”
E così è stato. Nell’estate del 2014 fui contattato dal direttore sportivo Luca spagnolo che insieme a Francesco De Pascalis mi offrirono la possibilità di tornare a Novoli alla guida degli allievi.
Ed hai accettato subito?
Senza pensarci due volte. C’era una nuova società guidata dal presidente Murra e c’era tanta voglia di lavorare con i giovani. Era l’anno zero della scuola calcio.
Fu una scelta giusta?
Giustissima. Da allora sono sempre rimasto in rossoblù. Quell'anno abbiamo vinto il campionato provinciale con gli allievi e dall'anno successivo abbiamo sempre partecipato ai tornei regionali, ma soprattutto da lì prese il via il progetto di scuola calcio.
Ormai sei un novolese di adozione?
A Novoli mi sento a casa, è un ottimo ambiente. Sono circondato da brave persone e da tanti amici con i quali abbiamo instaurato un ottimo rapporto, anche fuori dal campo. Nello staff c'è un clima di lealtà, non c'è invidia e non c'è competizione interna. È l'ambiente giusto per lavorare. E se in questi anni la società è riuscita a costruire dei percorsi così virtuosi che hanno portato ad una crescita esponenziale della scuola calcio e del settore giovanile le ragioni sono presto spiegate: l’ambiente sano, uno staff unito e competente, la cultura del lavorare tanto e parlare poco. Siamo partiti da zero ed anno dopo anno continuiamo a porci sempre nuovi obbiettivi un po' più ambiziosi.
Dopo tanti anni di calcio giovanile non hai pensato di voler allenare una prima squadra?
In questi anni ho avuto alcune offerte per passare al calcio degli adulti, ma non sono mai stato veramente interessato ad uscire dal mondo del calcio giovanile. Qui c'è passione e divertimento ma soprattutto c’è genuinità e non servono compromessi.
E tra “attività di base” ed “agonistica” cosa preferisci?
Negli anni ho avuto l'opportunità di seguire tutte le categorie: Juniores, allievi, giovanissimi e le categorie di base della scuola calcio. Onestamente spero di continuare a ad avere la possibilità di dare il mio contributo sia nella scuola calcio che nelle categorie agonistiche. Mi dispiacerebbe dover fare a meno di una delle due.
Fase post Covid 19, cosa ci aspetta?
È stato un periodo difficile per tutti, siamo ormai pronti a ripartire carichi di entusiasmo. Speriamo in sicurezza, ma senza troppi vincoli e limitazioni. Manca l'attività, mancano i colleghi, manca il campo, ma soprattutto mancano i ragazzi.
C’è un saluto o un ringraziamento particolare che vuoi fare?
Beh ringraziamenti ne dovrei fare veramente tanti. Sicuramente a Mimino De Tommasi. Una persona straordinaria chiara e diretta che per prima mi ha dato la possibilità, al mio rientro in Puglia, di stare sul campo affidandomi gli allievi provinciali. Poi sicuramente Francesco De Pascalis. Ma non posso non menzionare Alessandro Ventura con il quale, da ormai cinque anni, abbiamo instaurato un ottimo rapporto di collaborazione ed amicizia. Quindi il presidente Murra e tutto lo staff societario che ci mette nelle condizioni ottimali per poter lavorare con serenità ed infine, ma non per ultimi, un ringraziamento ed un saluto vanno a Melissa Cosma, Stefania Ventura e a tutti i miei colleghi perché è insieme a loro che, passo dopo passo, anno dopo anno, obbiettivo dopo obbiettivo, siamo riusciti a creare una gran bella realtà.
Grazie mister ed in bocca al lupo per questa nuova avventura.
Viva il lupo e forza Novoli!
Novoli, 01 luglio 2020