Quarta, novolese doc. "Vincere con i propri colori è bellissimo"

12.05.2017

"Secondo me questa è stata la più bella salvezza, da novolese è stato un vero trionfo. Ogni preoccupazione accusata durante l'anno si è trasformata in gioia incontenibile. Vedere le lacrime di emozione e di passione dei propri amici, di tanta gente che ama questi colori è stato bellissimo". Giovanni Quarta, che la maglia rossoblù ce l'ha cucita addosso, non riesce proprio a dimenticarle quelle emozioni al goal di Francesco Giorgetti all'inizio del secondo tempo supplementare del play-out, o quelle del triplice fischio che è significato terza salvezza consecutiva nel massimo campionato dilettantistico regionale. Emozioni forti, anche per ciò che è maturato durante la stagione, sia a livello personale sia a livello di gruppo. Emozioni indimenticabili anche per chi, come lui, ha vissuto la maledetta retrocessione in Prima Categoria e, pian piano, passo dopo passo, la vittoria dei campionati nel  2013 e nel 2014 e la permanenza, l'approdo e la permanenza in Eccellenza, sempre con la maglia del proprio paese, arrivando anche a provare l'emozione della fascia di capitano. "Per me è sempre un'emozione scendere e giocare per la mia maglia e per il mio paese - non ha dubbi - ma il traguardo conquistato quest'anno ha un sapore speciale, un giusto merito a un gruppo di giocatori, staff società e tifosi che ci hanno sempre creduto, nonostante le tante difficoltà incontrate. Ora non importa come è arrivata, importa che sia arrivata".

Importa pure se è stato un anno poco agevole, visto che è ormai alle spalle e che il traguardo offre nuovi stimoli per il futuro. "Per me è stato un anno difficile - continua sincero il mastino del centrocampo di Schipa - non sono stato mai al massimo della condizione per diverse situazioni, problemi e una sfortuna che ha coinvolto tutta la squadra, ma ho sempre cercato di farmi trovare pronto. So cosa significa indossare la maglia del Novoli, capisco la sua importanza, mi impegno ad onorarla". Come dare torto a uno che dal settore giovanile ha avviato una lunga carriera con la solita maglia (ben 9 campionati consecuti), che oltre a farlo entrare di diritto nell'albo dei novolesi con più presenze (quasi 160), accanto a Matteo Elia e vecchie glorie come Roberto Calabrese, gli è valso una menzione speciale nell'annuale edizione del Premio "Gemme dello Sport" conferitogli dall'Assessorato allo Sport del Comune di Novoli. "Questa vittoria la dedico a tutto l'ambiente novolese - conclude - ai miei compagni di squadra, alla società che ci è stata sempre vicina, anche quando il risultato non era quello sperato, ai tifosi. A loro il grazie più grande, perchè non ci hanno mai fatto mancare il loro apporto, anche durante la settimana, anche durante gli allenamenti. È stata una vittoria di tutto il paese e sono fiero di giocare a Novoli anche e soprattutto per questo".

Sul futuro non ha dubbi, nessuna ombra, anche perchè vuole godersi a pieno questa festa. "Fino a quando potrò essere utile al Novoli non ci sarà bisogno di parlare del futuro. Qualora non dovessi rientrare nei piani della società mi farò da parte, consapevole di aver sempre dato il massimo per la mia maglia. Per quella stessa maglia e per il nostro paese invito tutti alla festa che si terrà nello Spazio Focara di via Salice: meritiamo questo momento di gioia e vogliamo condividerlo con chi ci ha sempre creduto".

Novoli, 12 maggio 2017 - Foto di Gabriele Vitale

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