DICIAMO DI NOI/1 - Intervista a Francesco Spada, responsabile Piccoli Amici

30.05.2020

Iniziamo oggi un viaggio che ci porterà per tutto il prossimo mese di giugno a conoscere meglio lo staff del settore giovanile e della scuola calcio. Per farlo abbiamo scelto di partire dal gruppo dei più “piccini”: I PICCOLI AMICI e dal responsabile della categoria Francesco Spada che proprio oggi compie 34 anni.

Francesco, partiamo con una domanda diretta: perché i "piccoli amici"?
Ho iniziato con i più piccoli quasi per caso, per la “necessità” di dover sostituire un tecnico assente. E con i bambini è stato amore a prima vista. C’è stato subito un grande appeal e continuo a vivere con grande trasporto questa esperienza che mi permette di condividere con loro la mia smisurata passione per il calcio. Per loro, ovviamente, è solo un primo approccio col pallone ed il nostro compito, intendo quello di tutto lo staff, è di fargli vivere questo momento di socialità in un clima sereno, perseguendo le finalità e gli obbiettivi programmati dalla società attraverso le linee guida indicate dai due preparatori motori che mi affiancano. 


Tu collabori con il settore giovanile praticamente da sempre. Quali sono, a tuo avviso, i maggiori miglioramenti e su cosa si può ancora migliorare?
Io ci sono da oltre otto anni, praticamente sono cresciuto insieme alla società che si è insediata nel 2011/12. Al principio, oltre alla prima squadra c’era solo la Juniores. Poi man mano sono nati gli allievi ed i giovanissimi ed in qualche anno, sul campo, tutto il settore giovanile si è conquistato il diritto a disputare i tornei regionali. Da qualche stagione, infine, si è avviato il percorso della scuola calcio che in poco tempo è diventata una bellissima realtà. I miglioramenti sono evidenti da ogni punto di vista: dalla qualità dello staff tecnico alla quantità e alle qualità, anche umane, dei collaboratori, per non dimenticare i tanti sacrifici della società per mettere a disposizione strutture “migliori” e meglio organizzate. Ma non vogliamo considerarlo un punto di arrivo, c’è sempre da migliorare e noi vogliamo continuare a crescere per mettere a disposizione dei nostri bambini sempre il meglio!


Che rapporto hai con il “tuo” staff? 
Sono pieno di entusiasmo e soddisfazione. Non posso che ringraziare la società per gli sforzi messi in campo. Lo scorso anno eravamo in due e collaboravo con Paolo Bruno, preparatore motorio, un ragazzo fantastico ed a cui i bambini si erano legati molto. Quest’anno, però, per lavoro è dovuto partire e ci ha lasciati, ma la società è riuscita a sostituirlo con addirittura due nuovi preparatori motori: Antonio Bruno e Lorenzo Damiano. A ciò si è aggiunto l’ulteriore innesto di Chiara, una giovanissima collaboratrice che si è integrata perfettamente sia con lo staff che, soprattutto, con il gruppo dei ragazzi. Tra di noi c’è stata da subito un’ottima sinergia ed una naturale intesa frutto di una stimolante collaborazione. Lo ripeto: sono entusiasta e soddisfatto, collaboro con uno staff davvero eccezionale.


Il futuro sarà sempre con i “piccoli amici” o punti ad una esperienza differente?
Collaboro già con le altre categorie e non escludo, un domani di poter approfondire le necessarie differenti competenze per “lavorare sul campo” con i più grandicelli, ma per il momento mi tengo stretti i miei piccoli ometti. La loro spontaneità e la loro genuinità per me, oggi, non sono barattabili. E poi, ripeto, si è creata un’ottima intesa con lo staff e vogliamo migliorare il lavoro di quest’anno alzando ancora l’asticella degli obiettivi sia dal punto di vista tecnico/coordinativo/motorio che da quello didattico/disciplinare, tutti obiettivi che cerchiamo di perseguire attraverso il gioco ed il divertimento in un ambiente sano. 


Considerazioni conclusive?
Come ho già detto, negli ultimi tre anni mi sono dedicato ai più piccolini ma sono anche il dirigente accompagnatore dei “giovanissimi regionali” ed in precedenza ho supportato gli “allievi”. Negli anni ho visto tanti cambiamenti. Nel fare le cose si è passati da un “approccio paesano” ad una programmazione dettagliata e puntuale. Siamo dilettanti, ovviamente, e non professionisti ma lo staff è ricco di professionalità e competenze. Si lavora con una bussola e con degli obbiettivi che sono sicuramente tecnici/tattici ma anche e soprattutto umani, perché se è vero che cerchiamo di formare calciatori ci siamo posti come presupposto principale quello di crescere “uomini” con dei valori. Ed è soprattutto per questo che sono così fiero di fare parte di questa pazza famiglia rossoblù!

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