Carlucci, il goleador. "I nostri tifosi saranno il 12° in campo"

29.03.2017

Non serviva di certo la doppietta di Otranto ad Andrea Carlucci per dimostrare il suo vero valore. Così come non serviva ai tifosi rossoblù per apprezzare la sua voglia di Novoli. Eppure il bacio alla maglia dopo lo stacco imperioso sul corner che ha garantito il momentaneo 1-1, così come la corsa verso mister Schipa, in occasione del gol vittoria, e l'intenso abbraccio tra il tecnico e il centrocampista, sembrano proprio essere i dettagli di una favola che (quantomeno) allieta questo trepidante finale di stagione. Li conosce bene, Andrea, quei momenti in cui esaltarsi, quando serve quella marcia in più per far esplodere di gioia e d’amore il popolo rossoblù. Lui che a Novoli è arrivato da promessa e che presto è diventato una conferma, firmando insiema a un gruppo indimenticabile due salvezze consecutive nella maggiore categoria dilettantistica regionale, emozioni che rimarranno scolpite nel libro delle imprese. Eppure, ad inizio stagione, le due strade si erano divise e lungo il tragitto ostacoli, difficoltà e imprevisti hanno permesso un nuovo incontro, giunto nel mercato invernale, che ha permesso al complesso novolese di arricchire il centrocampo di qualità e quantità e al calciatore brindisino di essere utile nell'inseguire il meritato obiettivo stagionale, molto più vicino grazie ai suoi goal.

“Sono molto legato alla maglia rossoblù - conferma. Sentirmi utile oggi per raggiungere questo traguardo mi rivaluta come calciatore e come uomo, sono stimoli importnati, un impegno verso la società che per prima ha creduto veramente in me, dandomi fiducia, facendomi giocare, cercandomi dalla Virtus Francavilla dove non trovavo spazio”. Un gesto convinto, sfuggito ai tifosi nella concitazione dell’esultanza ma non al “nostro” Gabriele Vitale. “Per questo ho baciato la maglia, è stato un gesto spontaneo, così come l’abbraccio a mister Schipa: certamente una liberazione dopo questo periodo difficile ma anche un ringraziamento perché ha sempre creduto in me”. “Mi è piaciuto anche - continua Carlucci, alla sua terza realizzazione stagionale dopo quella di Altamura - che tutta la panchina è venuta ad abbracciarmi ed esultare con il resto della squadra, sinonimo di un gruppo unito, composto da grandi uomini prima che da grandi calciatori”. Un auspicio importante, quest’ultimo, per sperare ancora di più nella forza del gruppo, vero valore aggiunto nell'affrontare le ultima due battaglie.

“Siamo tutti uniti per un unico obiettivo - assicura. E vorremmo che attorno a noi si stringessero più forte che mai i nostri tifosi, domenica, in occasione dell’ultima gara di campionato al Toto Cezzi”. Un annuncio che il mastino della linea mediana vuole condividere con tutto l’ambiente novolese. “Quella contro l’Avetrana sarà la gara più importante dell’anno: vogliamo una tribuna strapiena, perché serve un dodicesimo uomo in campo ruggente, colorato, caloroso. I nostri tifosi saranno il nostro stimolo, in campo e sugli spalti combatteremo insieme, per raggiungere quello che meritiamo”.

 

Novoli, 29 marzo 2017 - Foto Gabriele Vitale

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